
REGGIO EMILIA – Prenderanno il via mercoledì 18 giugno gli esami di Stato del secondo ciclo per l’anno scolastico 2024/25 che vedranno coinvolti, in Emilia-Romagna, 35.882 studenti. A Reggia Emilia sono 3.838 gli studenti delle classi quinte ammessi all’esame di maturità (tra cui 90 candidati esterni e 140 provenienti dalle scuole private). Nella giornata di ieri si sono insediate le 98 commissioni nei vari istituti scolastici cittadini.
L’Esame di Stato è un traguardo fondamentale del percorso scolastico dello studente ed è finalizzato a valutare i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, ma anche le competenze acquisite al termine del ciclo scolastico e la capacità di saperle mettere in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato che dal 2026 l’esame di Stato potrebbe subire delle modifiche, a partire proprio dalla denominazione, che riprenderà il nome di “Maturità”. La tanto temuta prova potrebbe quindi subire cambiamenti proprio a livello strutturale, con un particolare interesse alla multidisciplinarietà.
Per il 2025 si conferma lo stesso impianto dell’anno precedente, con due importanti novità: la prima riguarda i PCTO. Per la prima volta, dopo le deroghe dovute all’emergenza pandemica, viene applicato il requisito di ammissione all’esame riferito al raggiungimento del monte-ore minimo di attività PCTO (o di “attività assimilabili ai PCTO”, per i candidati esterni). La seconda novità riguarda la valutazione del comportamento, introdotta dalla Legge n. 150/2024 nei seguenti termini: se tale valutazione è inferiore a sei decimi, il consiglio di classe delibera la non ammissione all’esame di Stato; se invece è pari a sei decimi, il consiglio di classe assegna un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare in sede di colloquio dell’esame.
Sono previste due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio. La prima prova si svolgerà mercoledì 18 giugno 2025 ed è finalizzata ad accertare sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si terrà con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore. La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio. Le tracce usciranno domani mattina, alle 8:30.
Il colloquio si svolgerà dopo gli scritti e riguarderà anche le esperienze di PCTO e l’insegnamento trasversale dell’educazione civica per tutti i candidati, nonché l’elaborato critico di cui sopra per i candidati ammessi con il voto pari a 6 nella valutazione del comportamento. Il colloquio è organizzato in chiave pluri e interdisciplinare, durante il quale la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente.