SANO POLO D’ENZA (Reggio Emilia) – È stato condannato per lesioni personali aggravate l’uomo responsabile di un’aggressione avvenuta nel settembre 2016 a Montecchio Emilia. I fatti risalgono al 2 settembre di quell’anno, quando una lite scoppiata per motivi di gelosia tra l’uomo e la sua compagna degenerò rapidamente in violenza. A farne le spese fu il figlio della donna, intervenuto nel tentativo di sedare la discussione e riportare la calma. Il giovane venne colpito al volto con un violento pugno sferrato dal compagno della madre, riportando la frattura delle ossa nasali e un trauma oculare. La prognosi fu di 30 giorni. A seguito dell’iter processuale, con sentenza divenuta definitiva il 27 luglio 2021, l’uomo è stato condannato alla pena di 9 mesi di reclusione per il reato di lesioni personali. Il condannato si è reso però irreperibile sul territorio nazionale.
Il 14 febbraio 2023 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia ha emesso un decreto di irreperibilità. Poiché l’interessato non ha chiesto di accedere a misure alternative al carcere, il 16 gennaio 2024 l’Ufficio Esecuzioni Penali della stessa Procura ha revocato la sospensione dell’ordine di carcerazione e ha ripristinato l’ordine di arresto. È stato quindi disposto che le forze dell’ordine procedessero all’arresto del condannato e lo portassero nel carcere più vicino per scontare la pena di 9 mesi di reclusione.
Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno rintracciato l’uomo durante un’attività di polizia giudiziaria e lo hanno arrestato, dando così esecuzione all’ordine di carcerazione.