
REGGIO EMILIA – Anche quest’anno, in occasione della pausa scolastica, Reggio Emilia mette in campo una vera e propria “task force” per accogliere in maniera qualificata bambini e ragazzi dagli 0 ai 14 anni, intrattenendoli con momenti di svago e apprendimento, e aiutare così le famiglie che si trovano a dover gestire il tempo libero dei propri figli durante i lunghi mesi estivi. È possibile fare richiesta dei contributi economici che anche quest’anno la Regione Emilia Romagna mette a disposizione delle famiglie per alleggerire il costo economico di queste opportunità.
Grazie al servizio comunale Officina educativa, per la fascia d’età 6-14 anni la città può contare su una rete, ormai consolidata negli anni, di 80 diversi soggetti – cooperative sociali, associazioni culturali, sportive, ambientali, circoli sociali e oratori – in grado di organizzare campi gioco estivi e dare così risposta a tante famiglie. 4500 bambini e ragazzi possono così vivere l’estate con i propri amici e coetanei in contesti di relazioni, apprendimento e di gioco, ovvero in attività fondamentali per la crescita.
“Tre mesi senza scuola preoccupano moltissime famiglie che, terminato l’anno scolastico, necessitano di un supporto concreto durante l’estate – dice l’assessora alle Politiche educative Marwa Mahmoud – La nostra città vanta una rete storica di campi gioco estivi che svolgono un ruolo fondamentale nella conciliazione tra vita familiare e lavoro e sono dei veri e propri servizi essenziali di welfare sociale che garantiscono continuità educativa, inclusione e accessibilità”.
Anche per quest’anno è infatti previsto il progetto di conciliazione vita-lavoro promosso dalla Regione Emilia Romagna che rappresenta un importante sostegno alle famiglie perché rende disponibili dieci milioni di euro per contributi economici a famiglie con bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 13 anni e attestazione Isee pari o inferiore a 26.000 euro, oppure con bambini e ragazzi con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992 di età compresa tra i 3 e i 17 anni indipendentemente dall’attestazione Isee delle famiglie. La richiesta del contributo deve essere fatta dalle famiglie al Comune/Distretto di residenza, indipendentemente dalla sede del Centro estivo frequentato.
Il contributo alla singola famiglia per ciascun bambino concorre alla copertura del costo di iscrizione ed è pari al massimo a 100 euro per ciascuna settimana. Le famiglie che intendessero usufruire di tale possibilità devono candidarsi in un apposito bando contributi (indicante i requisiti di partecipazione e le modalità di accesso ai finanziamenti) che sarà attivo fino al 31 luglio ed è disponibile, insieme all’elenco dei centri estivi del Comune di Reggio Emilia e dei Comuni limitrofi che aderiscono a questa iniziativa, su https://www.comune.reggioemilia.it/amministrazione/documenti-e-dati/avvisi-e-bandi/altri-bandi/contributo-alle-famiglie-per-campi-gioco-e-servizi-estivi
Poiché i campi gioco sono da sempre, nella nostra città, contesti attenti all’integrazione di tutte le differenze, anche quest’anno, il Comune di Reggio Emilia ha predisposto l’accoglienza ai campi per i bambini e i ragazzi con diritti speciali. Sono 260 i bambini e i ragazzi accolti da 50 centri estivi selezionati a partire dalle richieste delle famiglie, con l’accompagnamento indispensabile di educatori per l’inclusione appositamente formati. Per questo servizio l’Amministrazione comunale ha previsto una spesa di circa 650mila euro, con un’assegnazione, per tutte le famiglie che ne abbiano fatto richiesta, fino a 6 settimane di educatore per l’inclusione per i bambini fino a 12 anni, 5 per i ragazzi dai 13, ai 18 anni, estendendo i benefici per le famiglie rispetto all’anno 2024.