
REGGIO EMILIA – Mercoledì sera nella sala della Rosta Nuova l’assemblea del Partito Democratico di Reggio Emilia ha eletto, entrambi all’unanimità, Lanfranco de Franco come segretario del partito cittadino e Luisa Carbognani presidente dell’assemblea. Il neosegretario ha illustrato la linea di indirizzo condivisa basata su un lavoro di rilancio del partito sia sotto il profilo della proposta politica sia della riorganizzazione, invitando a vivere gli organismi dirigenti come luogo di confronto franco e aperto, rispettoso delle diverse sensibilità, ma sempre orientato alla definizione di una strategia unitaria.
In particolare, la volontà è di ripartire da quelle che un anno fa, durante le consultazioni, sono state individuate come priorità per la città: viabilità, sicurezza, centro storico, stazione, educazione, adolescenza, anziani, cultura. A questi temi locali si aggiungono le grandi sfide della contemporaneità: la transizione ecologica, gli impatti dell’intelligenza artificiale sulla società, l’inverno demografico con i conseguenti ripensamenti del nostro sistema di welfare, la questione di genere, la tutela dei servizi pubblici universalistici, i problemi del lavoro e dei salari.
“Come Partito Democratico – dicono – abbiamo la responsabilità del governo della città, esprimendo la maggioranza assoluta del Consiglio comunale e una rilevante delegazione nella Giunta di Marco Massari, del quale abbiamo contribuito alla candidatura e all’elezione con un importantissimo apporto di voti. Vogliamo essere più incisivi nel sostegno anche sotto il profilo politico, aumentando la nostra capacità di proposta nelle istituzioni e di relazioni con gli attori della città, convinti che un PD forte a Reggio Emilia sia utile al nostro sindaco e a tutta la coalizione di centrosinistra.
Riteniamo anche che nella nostra città ci siano le condizioni necessarie per dare un contributo decisivo alla costruzione di una linea sulle politiche economiche e industriali che manca da anni al PD e che appare determinante nell’acquisire la giusta credibilità per contendere il governo nazionale alle destre. Su questo tema intendiamo impegnarci istituendo un gruppo di lavoro dedicato. È infatti necessario incentivare il progresso tecnologico e la produttività, collaborando per una distribuzione equa della ricchezza perché sia funzionale alla crescita della città”.
L’assemblea si è confrontata anche sulla vicenda Polo della Moda: la priorità per il Partito Democratico è confermare le caratteristiche di un territorio reggiano che fonda da decenni la propria forza su un rapporto virtuoso tra chi vuole investire nel fare impresa e i diritti di lavoratrici e lavoratori, consapevoli che la produzione reggiana compete tradizionalmente su produzioni ad alto valore aggiunto che sono esportate in tutto il mondo. In questo senso la dolorosa vicenda del Polo della Moda non deve cambiare quello che è sempre stato uno spirito di collaborazione tra i soggetti istituzionali e privati del territorio, orientato allo sviluppo sostenibile della nostra economia, che ha garantito posti di lavoro e occupazione negli ultimi anni. Da noi attrattività fa rima con produttività: se vogliamo continuare a essere competitivi dobbiamo lavorare in maniera molto chiara al fianco delle imprese, quelle che hanno fatto la storia della città e le tante nuove realtà che stanno emergendo, garantendo un ruolo degli enti locali come abilitanti per la realizzazione degli investimenti.
L’impegno riorganizzativo nel partito invece sarà indirizzato a rinsaldare il rapporto con diverse realtà territoriali della città, promuovendo il coinvolgimento delle tante competenze diffuse presenti tra iscritte, iscritti e simpatizzanti, rafforzando il supporto politico alla rete dei circoli e la presenza fisica nelle piazze e in altri luoghi della città, una migliore comunicazione delle iniziative del partito e dell’attività del gruppo consiliare.
Le persone intervenute hanno ringraziato il segretario uscente Gianluca Cantergiani, la sua segreteria e la presidente Claudia Aguzzoli per l’importante lavoro svolto in questi anni.