


LUZZARA (Reggio Emilia) – Una mattinata carica di emozione e significato civile a Luzzara al taglio del nastro per l’inaugurazione del nuovo Polo Educativo “Nicholas Green”, in via De Gasperi all’interno dell’Istituto Comprensivo, intitolato al bambino americano di 7 anni tragicamente ucciso per errore durante un tentativo di rapina sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria nel 1994. I suoi genitori, con un gesto di immenso altruismo, decisero di donare i suoi organi, salvando la vita a sette persone. Da quella tragedia nacque un profondo movimento di sensibilizzazione sulla donazione degli organi, conosciuto in tutta Italia come “Effetto Nicholas”, che ancora oggi ispira solidarietà e responsabilità civica.
All’inaugurazione erano presenti la sindaca Elisabetta Sottili, il professor Carlo Bruno, il dottor Enrico Spallanzani (AIDO), il consigliere regionale Andrea Costa. Presenti anche consiglieri e assessori locali, il parroco di Luzzara Don Edoardo, studenti e insegnanti della secondaria e delle quinte della primaria di Luzzara e Villarotta, carabinieri e protezione civile.
La Sindaca ha ringraziato la Fondazione Manodori per il prezioso contributo alla realizzazione della cucina, uno spazio fondamentale per garantire i servizi del polo. Durante la cerimonia un momento toccante è stata la proiezione del videomessaggio di Reginald Green, padre di Nicholas, che ha ringraziato la comunità per l’intitolazione e ricordato il figlio con parole di speranza: “Ancora oggi mi sorprende che, a 30 anni dalla sua uccisione, il sordido crimine commesso contro di lui sia diventato un simbolo di speranza e abbia salvato migliaia di vite. Questo dimostra che, in qualunque momento, ciascuno di noi può cambiare il mondo.”
La struttura, completamente riqualificata con un investimento di circa 1 milione di euro, è sede della mensa scolastica, del doposcuola e di attività educative e ricreative per bambini e ragazzi. In un tempo segnato da incertezze e sfide educative, Luzzara ha scelto di dare un segnale forte, trasformando il dolore di una tragedia in un’opportunità educativa e in un messaggio di speranza per le nuove generazioni.




