
REGGIO EMILIA – Durante le giornate del raduno degli Alpini in centro storico, Marco Eboli, ex consigliere comunale reggiano ed esponente del centrodestra, ha colto l’occasione per rivolgersi al primo cittadino, sottolineando l’importanza della presenza costante delle pattuglie della Polizia Municipale su due ruote.
Dopo aver notato la loro ricomparsa, Eboli invita il sindaco a non limitarne l’utilizzo, evidenziando il valore delle moto nuove per la sicurezza e la percezione di protezione dei cittadini.
“In queste giornate, contraddistinte dalla presenza della civile, simpatica e contagiosa presenza degli Alpini, è ricomparsa in centro storico, una pattuglia della Polizia Municipale in moto – scrive Marco Eboli – L’ultima volta che l’ho vista fu due giorni prima delle elezioni amministrative l’anno scorso. In quel frangente ebbi la fortuna di incontrare, in Piazza Prampolini, ove erano transitate, l’allora Assessore alla sicurezza Avv.Tria, al quale nel manifestare la mia positiva sorpresa, feci una facile previsione; ossia che sarebbe passato molto tempo prima di rivedere una pattuglia di Polizia Municipale in moto. Sono stato facile profeta, essendo passato un anno da allora, ma non vorrei, Sindaco Massari, che dopo questa comparsata, le rimettesse in naftalina queste pattuglie.
“Quotidianamente i fatti di cronaca certificano di quanto bisogno ci sia di un supporto aggiuntivo alle forze dell’ordine sul fronte della sicurezza – sottolinea Eboli – Le moto nuove e luccicanti fornite alla Polizia possono essere molto utili negli inseguimenti di chi infrange le leggi, non solo il codice della strada, danno una sensazione di sicurezza perché al loro passaggio i cittadini si sentono rassicurati, infine perché le moto nuove e luccicanti, e gli agenti che le guidano, non meritano di essere messi in naftalina ma di dare un contributo al benessere della città. Sindaco Massari, – conclude Eboli – mi auguro che se ne renda conto anche lei e che le pattuglie della Polizia Municipale in moto, non siano come un fuoco fatuo, ma possano tornare ad essere come in passato, una costante della vigilanza e della sicurezza di Reggio Emilia”.




