NOVELLARA (Reggio Emilia) – Lorenzo Bellesia, esperto numismatico di Campagnola e autore nel 1999 del libro “Le monete dei Gonzaga
di Novellara” ha scoperto un inedito “sesino” battuto nel XVII secolo dalla zecca dei Gonzaga di Novellara in cui al rovescio compare il nome della città per intero “NOVELLARIE”. Il signore di Novellara all’epoca dell’emissione era il conte Alfonso II Gonzaga (1616 – 1678), il cui busto è riprodotto nel dritto della moneta. Il sesino era una moneta a bassissimo contenuto d’argento destinata in epoca rinascimentale ai
piccoli commerci e ai pagamenti locali. L’esemplare è diventato oggetto di un saggio appena pubblicato da Bellesia nel numero di ottobre 2025 della rivista specializzata “Panorama Numismatico”.

Lorenzo Bellesia

Proseguono, quindi, le interessanti scoperte numismatiche riguardanti la zecca dei Gonzaga di Novellara. Il sesino portato alla luce da Bellesia, infatti, fa seguito a quella ritrovata dal collezionista e ricercatore guastallese Mario Veronesi che nel 2023 aveva identificato un inedito “sesino” novellarese. In quell’esemplare compariva, chiaramente leggibile, la scritta in maiuscolo su due righe “NOVEL SESIN” e il dritto ritraeva Alfonso II Gonzaga. Anche in quell’occasione, la scoperta era stata divulgata da un saggio pubblicato da Veronesi su “Panorama Numismatico”. Secondo Veronesi si trattava di un sesino di Novellara prodotto ad imitazione del sesino di Modena dallo zecchiere Elia Teseo, indicativamente fra il 1660 e il 1661.
I sesini scoperti da Bellesia nel 2025 e da Veronesi nel 2023 rappresentano un unicum di sicuro interesse, trattandosi di una tipologia assolutamente nuova e inedita per la zecca di Novellara. Entrambi i sesini menzionano “Novellara” nel rovescio e il Conte Alfonso II nel dritto ma sono due varianti della stessa moneta, prova del fatto che per produrle furono allestiti più conii, forse in periodi diversi, anche se fra loro
vicinissimi.
Il battere moneta fu un privilegio importante, in pieno Rinascimento, per le città-stato che costellavano l’Italia padana, fra cui Novellara che, con l’avvento di un ramo cadetto dei Gonzaga di Mantova, istituì la propria zecca – attiva dal 1533 al 1728 – in un edificio tuttora esistente con portico storico all’incrocio tra Via De Amicis e Via del Popolo. La zecca di Novellara, le cui vicende sono trattate in una nutrita bibliografia, è molto conosciuta fra gli studiosi ed i collezionisti di tutta Europa e le sue monete sono ricercate e molto apprezzate. Questi due esemplari, nella loro unicità, sono tra i più rari e con maggior valore tra quelli ad oggi conosciuti.