
REGGIO EMILIA – Ieri, lunedì 27 ottobre, presso il CIRFOOD DISTRICT di Reggio Emilia si è svolto il Terzo Summit della Ristorazione Collettiva, promosso da CIRFOOD. L’iniziativa ha riunito rappresentanti di imprese, istituzioni, pubbliche amministrazioni, sistema sanitario e filiera agroalimentare per costruire un patto condiviso volto a riconoscere alla ristorazione collettiva il suo ruolo fondamentale nel sistema di welfare del Paese, attraverso politiche pubbliche dedicate e un corretto bilanciamento tra sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Con quasi 1 miliardo di pasti serviti all’anno, oltre 100.000 professionisti impiegati e circa 5 miliardi di euro di fatturato complessivo, la ristorazione collettiva rappresenta una delle infrastrutture sociali più capillari e strategiche per il welfare del Paese, un presidio educativo e sociale che sostiene ogni giorno milioni di cittadini nelle scuole, negli ospedali e nei luoghi di lavoro.


«Vedere oggi tanti interlocutori impegnarsi concretamente per dare valore al nostro settore – ha dichiarato Chiara Nasi, Presidente di Cirfood – è il risultato che ci eravamo prefissati. Ora serve trasformare le parole in azioni: dobbiamo costruire tavoli di lavoro stabili, mettere a sistema competenze e ruoli diversi e dare finalmente il giusto prezzo a un servizio di welfare essenziale, soprattutto alla luce dei cambiamenti strutturali cui va incontro la nostra società. La pubblicazione della circolare interpretativa sui CAM, di cui si è discusso lo scorso anno al Secondo Summit della Ristorazione Collettiva e pubblicata alcune settimane fa dal MASE, è un primo passo concreto: dimostra che il dialogo tra istituzioni e imprese può portare risultati. Ora dobbiamo continuare, insieme, su questa strada».
Un messaggio forte che invita all’avvio di un tavolo di lavoro interministeriale, per garantire il giusto valore economico e sociale a un servizio essenziale per milioni di cittadini italiani.




