Ciro Fiore di Cisl

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Al Convitto “Rinaldo Corso” di Correggio con la presa in servizio del terzo cuoco nella mensa scolastica è rientrata l’emergenza del sotto organico.

“L’ultimo mese e mezzo è stato vissuto tra sollecitazioni, riunioni, sacrifici pesanti, pasti in emergenza e la paura di non farcela, nonostante i doppi turni in cucina del personale che ha dato tutto per garantire la mensa a oltre 200 studenti. Una vittoria del buon senso, possibile grazie al confronto tra il nostro sindacato, la dirigenza e gli uffici scolastici”. Così la definisce Ciro Fiore, segretario generale aggiunto del sindacato che ha dato battaglia per la sicurezza del servizio, a favore dei lavoratori, degli studenti e delle loro famiglie.

Ai primi di settembre sembrava una battaglia persa. L’anno scolastico aveva portato con sé più preoccupazioni che ricette e le cucine del Convitto erano diventate il simbolo di una situazione assurda. Una normale ripartenza scolastica era diventata una corsa a ostacoli, che fino a ieri ha messo in crisi il sistema della mensa.

“La perseveranza ha vinto sul silenzio, il pressing costante per il ripristino dell’organico e un tavolo di confronto hanno funzionato. Le battaglie più importanti si vincono così, con la costanza, non con le urla – aggiunge Fiore –. Anche se è paradossale che per garantire uno dei servizi fondamentali che fanno funzionare una scuola si debba lottare senza esclusione di colpi. Quanto accaduto al Convitto è la polaroid della scuola pubblica che va attrezzata e non depotenziata.

Una criticità che non sarebbe mai dovuta arrivare a questo punto, trova finalmente soluzione grazie al senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte. Dietro i numeri, ci sono i volti dei lavoratori. Cuochi, educatori, insegnanti e collaboratori scolastici che non si sono fermati un giorno. Il merito è loro – sottolinea il sindacato – hanno continuato a garantire il servizio con abnegazione e senso del dovere, pur tra mille difficoltà. È grazie a loro se la scuola non si è mai fermata.”

La soluzione di questa vertenza segna “il ritorno alla normalità”, ma è anche un segnale politico importante: la dimostrazione che ascoltare chi lavora nella scuola è possibile, e produce risultati concreti.

“Attenzione: non abbiamo ottenuto una gentile concessione ma un atto dovuto verso lavoratori, famiglie e studenti, un piccolo grande risultato che restituisce dignità a un servizio pubblico e rimette al centro il valore della collaborazione. È questo il nostro modo di fare sindacato – conclude Fiore – con pazienza, rispetto dei ruoli e responsabilità condivisa. Perché la buona scuola si costruisce così: un passo alla volta, una vittoria alla volta. E oggi, a Correggio, quella vittoria profuma di giustizia”.