di Isabella Trovato

REGGIO EMILIA – I numeri della diffusione del covid19 anche nella nostra provincia e soprattutto la saturazione dei posti letto nelle terapie intensive di Reggio e Guastalla, hanno spinto la direzione sanitaria dell’Ausl reggiana a dire sì all’ipotesi di un ospedale da campo nella nostra provincia. Lo ha spiegato il direttore generale Ausl Cristina Marchesi ieri sera nel corso della Commissione speciale Crisi Coronavirus. La Marchesi ha illustrato come già gli ospedali reggiani, sia nella prima ondata che nella seconda, abbiano dovuto affrontare una riorganizzazione dei reparti perché ovviamente non ci sono solo i casi di ricovero di pazienti covid, sia nelle terapie intensive che in altre strutture. “Al momento – ha sottolineato la dott. Marchesi – non si vorrebbero forzare ulteriormente le riconversioni di reparti normali in reparti covid per non sottrarre altri letti alle altre patologie. Per questo, alla domanda sull’ipotesi di un ospedale da campo a Reggio, l’Ausl ha detto sì, anche se – precisa la Marchesi, – la speranza è quella di non doverlo usare, se si conferma il trend di questi ultimi giorni infatti, si spera di non averne bisogno”. La struttura verrebbe fornita con anche la presenza di medici e infermieri.