GUASTALLA – L’insediamento per il neo vescovo, mons. Giacomo Morandi, iniziato domenica scorsa con la solenne cerimonia nella cattedrale cittadina, si è completato ieri nel duomo di Guastalla, nella concattedrale della diocesi. Gremito il duomo della Bassa, con le prime file occupate dalle autorità civili e militari, mentre attorno all’altare, vicino al nuovo pastore della chiesa reggiano guastallese si sono accomodati i sacerdoti del vicariato della Bassa.

La messa, trasmessa in diretta da Teletricolore, è stata preceduta dal saluto del sindaco Camilla Verona, la quale ha sottolineato la volontà di collaborare con la Chiesa locale, soprattutto per i giovani e per affrontare le emergenze che si presentano alla comunità: la pandemia, la crisi in Ucraina, la crisi economica.

Poi il vescovo Giacomo ha fatto il suo ingresso solenne nel duomo guastallese, benedicendo i fedeli già accomodati nella chiesa per poi pregare nella cappella laterale in cui si trovano le tombe dei vescovi che si sono succeduto nel tempo proprio a Guastalla. La messa è iniziata con il saluto del parroco, don Nildo Rossi, che ha avuto parole di gioia per la prima visita del neo vescovo della diocesi.

Nell’omelia monsignor Morandi si è soffermato sulla conversione, sulla redenzione, che non deve avvenire rimandando sempre al domani. Non occorre arrivare a riconoscere il proprio peccato in zona Cesarini.

Al termine della celebrazione al vescovo è stato donato un omaggio, una croce realizzata con oggetti di scarto, in legno, dall’artista Claudio Bellocchio, a rappresentare con il colore rosso il sangue versato da Gesù, pur senza rappresentarlo come figura umana sul Crocefisso. Monsignor Morandi ha ringraziato per l’accoglienza, ricordando anche come a Guastalla sia stato vescovo pure il beato Ferrari, poi divenuto cardinale. Alla fine l’uscita dalla cattedrale, con il saluto ai tanti fedeli che hanno voluto fermarsi per accogliere con un sorriso, uno sguardo il nuovo pastore della chiesa reggiano guastallese.

La visita alla Biblioteca Maldotti e al cantiere del santuario della Beata Vergine della Porta

La concelebrazione religiosa nel duomo di Guastalla è stato preceduto da altri momenti, privati e istituzionali, per il neo vescovo Giacomo Morandi. Il pomeriggio nella Bassa è iniziato da una breve visita alla biblioteca Maldotti, in corso Garibaldi, una struttura di storia e cultura che viene gestita in modo diretto non solo dal Comune ma anche dalla Curia reggiana, custodendo oltre centomila volumi, molti dei quali molto antichi.

Ad accoglierlo il presidente Giuseppe Frigeri e il direttore Gino Ruozzi, per un primo contatto con questa realtà di grande prestigio.

Poi una tappa al cantiere del santuario della Beata Vergine della Porta, copatrona di Guastalla, da oltre un anno in fase di restauro e ristrutturazione. Un intervento che dovrebbe concludersi entro alcune settimane.

Ma già ora si notano le evidenti migliorie che sono state apportate grazie ai lavori. Il vescovo ha ammirato anche questo cantiere e il risultato che sta emergendo dall’intervento, per il quale ancora si raccolgono fondi tra i cittadini, aziende e associazioni. Poi l’incontro con i sindaci e i rappresentanti del Comuni della Bassa, nella sala consiliare del municipio, dove il vescovo ha ricevuto il saluto della politica locale, garantendo la massima collaborazione, soprattutto per quanto riguarda il volontariato e l’aiuto sociale alle persone in difficoltà.

Infine, il breve percorso verso il duomo, dalla parte opposta della piazza, dove monsignor Morandi ha poi compiuto l’ingresso ufficiale nella chiesa guastallese, dove ha celebrato la funzione religiosa.