di Francesca Codeluppi

REGGIO EMILIA – Sopperire all’analfabetismo finanziario, che vede la popolazione italiana come fanalino di coda in Europa e offrire la possibilità di emanciparsi alle donne che non hanno avuto l’opportunità di imparare alcuni concetti base necessari per la gestione di situazioni quotidiane.

Questi gli obiettivi del ciclo di incontri “Le donne contano”, un progetto di educazione finanziaria, ideato e promosso da Banca d’Italia in collaborazione con Soroptimist International a cui ha aderito il Club di Reggio Emilia.

Una delle caratteristiche che da sempre caratterizza il Soroptimist Club International d’Italia è la particolare attenzione dedicata all’avviamento al lavoro, alla scolarizzazione e al raggiungimento dell’indipendenza economica femminili.

In questa cornice il Soroptimist Club di Reggio ha deciso di intraprendere questo ciclo nel rispetto della mission che lo vede al centro l’affermazione della donna nella società.

Soroptimist ha coinvolto i Servizi Sociali del Comune di Reggio Emilia con l’aiuto di Germana Corradini, dirigente del servizio e, tramite gli assistenti sociali dei quattro poli cittadini, è stata raccolta la collaborazione di alcune associazioni che tra le loro tante iniziative sostengono anche azioni rivolte all’emancipazione femminile: Filef, Passaparola e Accademia di quartiere.

Saranno una ventina le donne che seguiranno questo percorso, che si svolgerà nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2023, nelle sedi delle associazioni, il martedì pomeriggio per Accademia di Quartiere e giovedì mattina per Filef e Passaparola insieme. Gli incontri in aula saranno gestiti da socie del Soroptimist Club Reggio, che sono state formate da funzionari della Banca d’Italia

Gli argomenti e il materiale didattico saranno forniti da Banca d’Italia e riguarderanno il conto corrente, gli strumenti di pagamento e l’indebitamento. Alle ultime lezioni sarà presente Carlo Guiatti, funzionario di Banca d’Italia, referente del progetto per l’Emilia Romagna.

La volontà è quella di fornire alle partecipanti un valido strumento di autodeterminazione e di indipendenza economica.