Campo d’Atletica Camparada, foto Elite

REGGIO EMILIA – In attesa che si chiudano le ultime fasi di progettazione e realizzazione del nuovo stadio d’Atletica previsto nell’area del Campovolo, la Fondazione per lo Sport ha realizzato un intervento di manutenzione dello storico campo d’Atletica Camparada di via Melato (gestito da Gisport e Atletica Reggio) per consentirne il pieno utilizzo da parte del mondo sportivo reggiano.

Campo d’Atletica Camparada, foto Elite

“Un impegno preso con il mondo dello sport reggiano quello di riqualificare spazi e impianti che abbiamo portato avanti con maggiori risorse e una nuova e proficua collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione per lo sport – dicono il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore a Educazione e sport Raffaella Curioni – Era necessario e improcrastinabile, infatti, lavorare per rendere più accessibile ed efficiente il patrimonio sportivo di Reggio Emilia che torna a essere competitivo per le società sportive, per i tanti atleti che ne usufruiscono e per i nostri cittadini e cittadine.”

Campo d’Atletica Camparada, foto Elite

Nello specifico i lavori, per un investimento di 130mila euro, hanno comportato il rifacimento e la tracciatura delle corsie e delle segnature necessarie alle singole attività. Le opere sulla pista hanno riguardato i 130 metri del rettilineo principale in tutte le sei corsie e le due corsie interne, che risultavano le più usurate, per tutta la lunghezza dell’anello. Insieme a queste migliorie, sono state rifatte le pedane di battuta del salto in alto, salto in lungo, salto con l’asta (compreso il rifacimento della cassetta di imbucata) e del lancio del giavellotto.

Campo d’Atletica Camparada, foto Elite

Si è inoltre concluso positivamente il percorso, portato avanti con il Comune di Reggio, che consentirà ora l’accesso all’impianto per tutti gli sportivi che lo vorranno utilizzare, comprese le scuole, senza le limitazioni in vigore in precedenza. La riapertura della pista Camparada è avvenuta in questi giorni e consentirà a circa 3.000 persone ogni mese (circa 35.000 all’anno) di poter usufruire dell’impiantista del campo.