Mons. Tiziano Ghirelli

ROMA – E’ stata presentata ieri pomeriggio, presso la Sala XVII della Pinacoteca dei Musei Vaticani la esposizione “Dalla Rocca di Canossa alla Roccia di Pietro”. La mostra, in cui è esposta la “Tovaglia del Perdono“, il prezioso manufatto realizzato in ricamo matildico dal circolo culturale Reggio Ricama, è stata inaugurata alla presenza delle autorità Vaticane S. E. il Card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di S. Pietro in Vaticano, la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, mons. Tiziano Ghirelli, Canonico del Capitolo di S. Pietro in Vaticano e la presidente di Reggio Ricama, Sandra Cosmi. Presente anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta regionale, Gianmaria Manghi. Sarà visitabile dal 1 al 17 Febbraio 2024.

La tovaglia di lino ricorda il perdono concesso a Canossa il 28 gennaio 1077 da papa Gregorio VII all’imperatore Enrico IV ed è destinata a rivestire l’Altare della Cattedra a memoria della “Gran contessa” Matilde di Canossa (1046-1115) prima donna a essere sepolta in San Pietro.

In mostra il ritratto di Matilde a cavallo, tela secentesca di scuola romana ispirata al dipinto di Paolo Farinati, l’epigrafe frammentaria della donazione dei beni matildici al papa, e il Codice di Donizone, “album di famiglia miniato” dei signori di Canossa, opera dello scriptorium del monastero reggiano di S. Prospero, databile agli anni tra il 1111 e il 1116. 

È in questo contesto che trovano spazio anche i manufatti liturgici realizzati da Maestre e Allieve di Reggio Ricama che il 22 febbraio saranno formalmente donati alla Basilica Papale di S. Pietro: la Tovaglia del Perdono e la casula canusina.

A sostenere l’articolato progetto, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, sono sensibili realtà reggiane: Max Mara, Credem, Fondazione Manodori, Arte del Legno, Baldi & Partners, CirFood, Crisden, Interacciai, Montanari Luigi, Scalabrini Prefabbricati, Seat Plastic

Made in Reggio è del resto l’intera produzione curata da Fernando Miele. La progettazione della mostra è di Francesco Lenzini e Damiano Leoncelli di LCL studio, Lenzini Costa Leoncelli Architetti e vede Archeosistemi operativa sull’allestimento espositivo sotto la vigile pianificazione di Giuseppe Meglioli. I supporti multimediali sono de Il Cigno. Produzioni, Media, Eventi e la grafica è firmata Creativy. Di mons. Tiziano Ghirelli e Sandra Cosmi il coordinamento generale. Accompagna l’esposizione il catalogo scientifico di Fernando Miele.