REGGIO EMILIA – L’educazione alla sicurezza informatica entra in classe. All’Istituto d’istruzione superiore Blaise Pascal di Reggio Emilia, in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e cyberbullismo, è cominciato un percorso di formazione capace di fornire ai ragazzi le informazioni base per muoversi in sicurezza sul web e fronteggiare i pericoli sempre in agguato. Sei appuntamenti che, grazie alla collaborazione tra l’istituto scolastico e Cyberment, azienda specializzata nel campo della sicurezza informatica e impegnata nei percorsi educativi, proseguiranno fino a sabato 9 marzo e avranno come protagonisti ben 367 studenti, tra i 13 e i 15 anni, dei rami grafico, informatico, scientifico, relazioni internazionali e marketing dell’istituto.

L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di riflessione sullo sviluppo e sull’utilizzo delle tecnologie digitali guidata da Francesca Aguzzoli, specialista in cyber security di Cyberment, che affronterà temi e aspetti oggi fondamentali per muoversi con maggiore consapevolezza sul web. Lo scopo è quello di sensibilizzare i ragazzi sulle possibili insidie presenti online, illustrando anche le ripercussioni che un comportamento o una scelta avventata possono avere sulla vita delle persone, quella degli altri e anche la nostra.

Il percorso fornirà anche strumenti pratici e conoscenze per riconoscere e prevenire gli effetti drastici delle minacce, promuovendo un uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali. Non solo. Grazie alla collaborazione degli insegnanti si vuole stimolare un dibattito costruttivo sull’etica digitale e sul rispetto reciproco in rete, oltre a creare una comunità scolastica più informata e preparata.

Anche oggi le classi si sono incontrate ricordando Carolina Picchio, vittima del cyberbullismo nel 2013. Una storia toccante, ma che descrive bene un fenomeno che continua a crescere.

“Siamo molto contenti – ha spiegato la professoressa Monica Bottai, responsabile del progetto cyberbullismo al Blaise Pascal – che il Ministero abbia disposto ore obbligatorie di formazione sul tema del bullismo e del cyberbullismo. Abbiamo affidato le lezioni a esperti esterni specializzati nella cybersicurezza per dare il giusto rilievo al tema e fornire utili strumenti di difesa. Il nostro istituto ha una forte dimensione tecnologica e, a maggior ragione, pensiamo che questa formazione sia centrale. Su questi argomenti le famiglie  sono in difficoltà e la scuola può dare un utile contributo”.

“Con questo progetto – ha spiegato il fondatore e CEO di Cyberment Leopoldo Onorato – portiamo avanti uno dei valori costitutivi dell’azienda: promuovere una cultura diffusa della sicurezza informatica. Questo significa mettere a disposizione non solo know-how, ma invitare a riflettere sui possibili rischi che il rapido sviluppo delle tecnologie digitali porta con sé. In questo senso educare gli studenti significa fornire strumenti agli adulti di domani. Un passo fondamentale per la scuola di oggi”.

Il progetto in corso al Blaise Pascal è stato proposto anche ad altri istituti della provincia reggiana e, grazie al confronto attivo con gli studenti, fornirà un’interessante fotografia del rapporto tra i teenager reggiani e la sicurezza informatica.