REGGIO EMILIA – La Uisp, al fine di sensibilizzare e promuovere la cultura del movimento e della prevenzione, invita i candidati sindaci della città a promuovere un nuovo impegno “straordinario” che certifichi il ruolo strategico dell’attività motoria nelle politiche pubbliche.

In un momento storico assai critico per la sanità pubblica a rischio di marginalizzazione, con l’aumento delle patologie legate all’inquinamento atmosferico e alle cattive abitudini alimentari e il tasso di sedentarietà che continua a interessare ampie fasce della popolazione, UISP chiede di mettere al centro una strategia di co-progettazione con gli attori del territorio per incentivare l’attività motoria in tutte le fasce di cittadini.

L’impegno che chiediamo a chi si candida a governare la città – dichiara il presidente di Uisp Reggio Emilia Azio Minardi – è quello di prestare la massima attenzione a quelle progettualità e iniziative che in ogni ambito (economico, sociale, ambientale, culturale) possono incentivare le persone a “muoversi” e a cambiare uno stile di vita troppo sedentario.

Non sarà l’emergenza primaria di questa città – continua Minardi – ma certamente il movimento fisico, riconosciuto quale prima medicina da somministrare a tutti, dovrebbe essere al centro di politiche pubbliche lungimiranti e innovative

L’invito di UISP è quello di non relegare l’attività motoria e lo sport alle prerogative di un assessorato, ma di inserirlo quale ingrediente permanente nell’insieme delle politiche pubbliche. Per fare questo i Comuni dovrebbero trovare nuove forme di coinvolgimento e sedi di confronto, favorendo la dinamica sussidiaria attraverso la co-programmazione e la co-progettazione per valorizzare le associazioni del terzo settore.

Ecco cosa chiede UISP a chi si candida ad amministrare la città per i prossimi cinque anni:

  1. sostenere le società sportive di base nel loro ruolo primario di promotori e diffusori di attività fisica e finanziare stabilmente la manutenzione ordinaria degli impianti sportivi
  2. semplificare le procedure burocratiche per incentivare le associazioni a promuovere eventi e iniziative sul territorio
  3. più sport a scuola: favorire i percorsi di attività motoria negli istituti comprensivi con convenzioni e progetti con enti e società sportive
  4. la mobilità urbana: disincentivare gli spostamenti in auto e premiare forme di mobilità alternativa e sostenibile
  5. Case di Comunità – proponiamo che la sanità pubblica promuova l’attività motoria non solo nell’enunciazione delle politiche di prevenzione ma come servizio permanente e “personalizzato”. Per questo occorre identificare all’interno delle case di comunità il consulente per l’attività motoria con l’obiettivo di entrare a far parte integrante dell’articolazione dei servizi territoriali della sanità pubblica in grado di disegnare un quadro di bisogni e di opportunità di movimento fisico per tutti i cittadini
  6. spingere il mondo delle imprese a promuovere politiche di welfare aziendale per incentivare i sani stili di vita: bike to work, pratiche di benessere sui luoghi di lavoro, conciliazione dei tempi di vita e lavoro
  7. parchi pubblici come palestre di relazioni: se presidiati da istruttori e animatori sportivi, la rete dei parchi cittadini può diventare un sistema di palestre a cielo aperto. Luoghi più vivi e animati sono luoghi più sicuri e palestre di coesione sociale.