di Romano Pezzi

Si è spento Marcello Osler, corridore trentino leader del G.S Orlandini di Montecavolo dal 1970. Vinse la prima edizione del Trofeo Papà Cervi nel 1971.

Marcello Osler è morto nella mattinata di ieri. Abitava a Pergine Valsugana dove era nato il 18 agosto del 1945.

Aveva disputato le prima gare con la squadra Forti e Veloci di Trento, ancora oggi tra i migliori team tra gli esordienti e allievi (vi figurano Fedrizzi e Magagnotti). Dopo i primi successi nel 1970, dilettante, approda nella squadra reggiana dell’Orlandini guidata a quel tempo dal compianto Walter Crovegli. Con i nuovi colori, vince subito la Milano – Tortona e l’anno successivo, 1971, s’impone della prima edizione del Trofeo Papà Cervi, che diverrà per i quaranta anni a seguire, la classica per antonomasia del ciclismo reggiano. In questa veste, come primo vincitore della classica di Praticello, Marcello Osler è stato sempre ricordato alle presentazione della corsa, e nel 2008, accettò l’invito degli organizzatori come starter della corsa.

Marcello Osler

La permanenza alla G.S. Orlandini di Montecavolo, permise ad Osler di partecipare al Tour del l’Avenir ed essere convocato per le Olimpiadi del 1972, ma che poi non partecipò perché non più giovanissimo.

Passò poi professionista con la Sammontana, guidata da Alfredo Martini, quindi con la Brooklin colla quale nel 1975 vince la tappa Potenza-Sorrento al Giro d’Italia. Partecipa al Tour de France del 1976 ed è azzurro, come riserva ai mondiali di Ostuni. Fini la sua carriera di corridore alla corte di Francesco Moser nella Sanson, nel 1980.

Restò nel mondo del ciclismo gestendo un negozio di biciclette in Valsugana, le sue terre.

Lascia la moglie Elena Leonardelli e i figli Sara, Mara e Riccardo.