di Nicola Zinelli

Gianfranco Matteoli era soprannominato “il Maradona dei poveri” perché aveva un tocco di palla delizioso. Matteoli era un predestinato e come tale non sempre veniva compreso. Probabilmente Gianfranco è il più forte giocatore che abbia giocato con la maglia granata. All’inizio dell’avventura a Reggio ha subito pure qualche fischio. Ma alla fine è entrato di diritto nel cuore dei tifosi diventando un idolo, perché le sue due stagioni in maglia granata sono state magiche. Arrivato a Reggio, nell’estate del 1980, in prestito dal Como nell’ambito dello scambio con Mossini, il giovane Matteoli rappresenta una scommessa. Ma in lui ci crede fermamente Sisto Fontanili. In quel periodo la Reggiana è in difficoltà economica e partecipa al campionato di serie C. Dopo una coppa Italia giocata alla grande, Matteoli inizia il campionato in calo. Ma dalla vittoria contro il Casale, Gianfranco inizia a crescere e non si fermerà più. È lui il vero protagonista della inaspettata promozione in serie B della Reggiana di Romano Fogli. È grazie alle sue invenzioni e alle sue geometrie che la squadra gira a meraviglia. E anche nel campionato di serie B dell’anno successivo, stagione 1981-82, Matteoli è l’assoluto protagonista. Nel 1982 torna al Como, poi Sampdoria e nel 1986 passa all’Inter e vi resta fino al 1990. Poi passa al Cagliari dove chiude la carriera nel 1994 a Cagliari. A Reggio Gianfranco ha giocato 73 partite e realizzato 8 gol.